Alvaro Pino vincitore della Vuelta a España 1986

Alvaro Pino

Alvaro Pino

Alvaro Pino forte ciclista spagnolo

Alvaro Pino Couñago forte ciclista spagnolo in grado di primeggiare in salita e a cronometro e vincitore della  Vuelta a España 1986 

Alvaro Pino Couñago nasce a Pontevedra, nella comunità autonoma della Galizia il 17 agosto 1956. Si avvicina al ciclismo quando gli viene regalata una bicicletta smarrita. Dopo la trafila tra giovanili e dilettanti passa professionista nella Colchon CR. Nel 1982 veste i colori della Zor con cui conquista la terza tappa della Settimana Catalana e la prestigiosa Subita al Naranco batttendo Pedro Muñoz.

Alla Vuelta a Espana 1983 lavora per il capitano Alberto Fernández ma riesce a cogliere un prestigioso quarto posto in classifica generale a 5’09” da Benrand Hinault, vincitore della corsa. Dopo un 1984 tutto sommato deludente, l’anno successivo è al via della Vuelta Espana dove supporta Francisco Rodríguez chiudendo comunque ottavo a 7’41” da Pedro Delgado.

Alvaro Pino vince la Vuelta a España 1986

La Vuelta a España 1986 vede al come favoriti Laurent Fignon, Sean Kelly e Robert Millar oltre agli spagnoli Delgado, Cabestany, Fuerte e Lejarreta. Zor BH, ha come leader il colombiano Pacho Rodríguez mentre Pino deve fare da gregario ma con il passare dei chilometri gli equilibri mutano.

La corsa parte con una cronometro a Palma di Maiorca  vinta dal cronoman francese Thierry Marie e Pino chiude tredicesimo. La corsa inizia a delinearsi nell’arrivo ai Laghi di Covadonga dove a conquistare tappa e maglia è il britannico Millar che precede di una manciata di secondi il tedesco Dietzen e i due spagnoli Delgado e Pino  che in classifica diventa terzo.

Due giorni dopo è in programma la cronoscalata al Monte Naranco in cui a trionfare è Marino Lejarreta ma Alvalo Pino rosicchia secondi fondamentali a Millar. Nella tappa con arrivo a Palencia in  Castiglia e León sono  Sean Kelly e Fignon ad alzare il ritmo della corsa: Parra, Dietzen e Mottet perdono più di quattro minuti, Kelly vince e Alvaro Pino resta nel gruppo di testa. Il giorno successivo è in programma una cronometro individuale di  quasi 30 chilometri con arrivo a Valladolid; la vittoria di tappa va a Mottet ma a vestirsi di giallo è Álvaro Pino.

Millar prova a riprendere la maglia attaccando a Granada ai meno 15 dal traguardo ma Alvaro Pino è attento e riesce a riprendere il britannico annullando il fap. A pochi giorni dalla fine della Vuelta , l’unico ostacolo da scalare rimasto era la penultima tappa, copartenza da Puerto Real e arrivo a Jerez passando per il Puerto de Las Palomas. Quel giorno, però, i ciclisti lamentano la qualità delle strade, parlano di sentieri per capre e non si danno battaglia. Tra Pino e la vittoria c’è solo l’ultima, favorevole cronometro.

A Jerez de la Frontera, lungo i 22 chilometri previsti è proprio Alvaro Pino a vincere legittimando ulteriormente la sua leadership, il galiziano precede sul traguardo Laurent Fignon di 7 secondi. Sul podio, accanto ad Alcaro Pino, salgono Robert Milar a 1 minuto e 6 secondi e Sean Kelly a 5:19.

Nel 1987 passa alla BH con cui ottiene due vittorie di tappa e la classifica generale alla Volta a Catalunya battendo Ángel Arroyo e riscattandosi del secondo posto dell’anno precedente. Alla Escalada a Montjuich vince due tappe e conquistando la classifica finale davanti a Joop Zoetemelk. Nel 1988  ottiene due vittorie di tappa alla Vuelta a Espana, lavora per Laudelino Cubino e  Anselmo Fuerte e chiude ottavo in generale a 8’25” da Sean Kelly e conquista la maglia di miglior scalatore . Al Tour de France ’88 Álvaro Pino vinto da Delgano chiude in ottava posizione a 18’36”.

Nel 1989 vince la 19esima tappa alla Vuelta a España nell’arrivo ai mitici  Lagos de Covadonga. La corsa spagnola viene vinta nuovamente da Delgano  ma Alvaro Pino chiude quindi alle spalle del compagno di squadra Federico Echave. Nel 1990 firma con la Seur e l’anno successivo veste i colori della Kelme prima di abbandonare il ciclismo professionistico

Dopo il  ha continuato a legarsi al mondo del ciclismo, diventando direttore sportivo e passando per le squadre Kelme, Phonak e Xacobeo Galicia fino al 2010, con cui ha vinto la vittoria a squadre al Giro di Spagna. 2009. E’ commentatore dei grandi giri in bicicletta nel programma radiofonico sportivo, Radioestadio , su Onda Cero .