Alex Spratt chi è la speranza britannica della pista

Alex Spratt chi è lo sprinter britannico ex rugbista

Alex Spratt speranza del ciclismo britannico su pista ha un passato come ex giocatore di rugby cresciuto alla Kirkwood Grammar School

Alex Spratt (fonte pagina Facebook)
Alex Spratt (fonte pagina Facebook)

Alex Spratt se lo ricordano bene alla Kirkwood Grammar School. Il 29enne pistard britannico ha frequentato la scuola nota per essere una fucina dei talenti del rugby britannico. Ha giocato per cinque anni al Preston Grasshoppers mentre frequentava le scuole. Era un talento Alex ma un giorno, durante un tentativo di placcaggio, la sua spalla uscì dalla sede. Il fatto si ripresentò più volte fino a costringere Alex a riporre nel cassetto il sogno di diventare un campione di rugby. Insomma Spratt non aveva mai preso in considerazione la possibilità di una carriera nel ciclismo fino a quando questo infortunio alla spalla lo ha costretto a tre operazione e a rinunciare alla carriera nel rugby a sette (Seven).

Alex Spratt  ha ottenuto il quarto posto in pista ai Campionati britannici, nonostante un lutto familiare solo settimane prima. Nonostante una storia assolutamente interessante in pochi fuori dai confini inglesi conoscono la sua particolare storia.

“Il rugby mi dava soddisfazione, avrei potuto fare bene come i miei ex compagni Richard de Carpentier che ora gioca per i Worcester Warriors o Dan Bibby, tutti e due campioni nel Rugby a sette. Avrei sperato di aver raggiunto un livello simile a quello di loro, sono andato a vedere un loro match ai Giochi del Commonwealth in Australia ed è stata una gioia da un lato ma ero rammaricato di non poter essermi giocato le mie carte in quello sport” ha raccontato Spratt.

Alex Spratt nel frattempo lavora per la NHS, National Health Service, ovvero il sistema sanitario nazionale in vigore nel Regno Unito per nove anni e un giorno il suo capo, appassionato di ciclismo, gli fa balenare l’idea di provare con la pista.

“Ero in NHS da qualche anno ormai e all’inizio del 2016, ho cambiato reparto, il manager di quel settore, Craig, è un appassionati di ciclismo e continuava a mostrarmi le sue performance su Strava e ho pensato, posso provarci anche io – racconta Alex – Un giorno ero su internet e ho pensato di comprarmi una bicicletta: detto fatto mi sono procurato anche tutto il materiale necessario dal casco, alle scarpe all’abbigliamento tecnico. Ho iniziato ad andare in bici ma dopo tre mesi di uscire ho iniziato ad annoiarmi”.

Spratt ha valutato la possibilità di impacchettare tutta l’attrezzatura e riporla in garage quando ha preso parte a uno studio sull’allenamento utilizzando l’App di allenamento e di corsa virtuale Zwift e ha perso quasi 17 chili in tre mesi. Correre su strada con una massa di 100 kg non è proprio allettante ma poi ecco l’illuminazione: il ciclismo su pista!

“Non ricordo esattamente come mi sono imbattuto in questa particolare disciplina del ciclismo, forse ero online e su youtube ho visto alcuni video e aver notato la stranezza di quelle prove”.

Spratt è quindi andato a un paio di sessioni di assaggio in pista. Poi la sua ragazza gli ha portato i biglietti per i campionati nazionali a Manchester del gennaio 2017. Dopo aver assistito alla magia delle prova in pista, ecco che Alex ha pensato di provarci seriamente: a marzo 2017 si allenato con il campione europeo di keirin del 2011, Matt Crampton, usando una bici in alluminio Dolan TC1.

La prima gara di Spratt è arrivata poco più di un mese dopo sua prima sessione di allenamento in pista, e chiaramente non aveva idea di cosa stesse facendo, comprensibilmente per qualcuno che si era avvicinato ad uno sport da solo qualche mese

“Non è andata per nulla bene ero impacciato e, pare strano ma è così, non sapevo bene cosa stavo facendo. Ho addirittura smesso di pedalare prima del tempo, insomma un mezzo disastro tanto che mi sono chiesto se era il caso di continuare ma – ha detto Spratt – ho proseguito negli allenamenti assieme a Max e alla Black Line, il successivo mese di maggio, ho ottenuto un terzo posto, ero davvero felice”.

Nove mesi dopo la prima gara ecco che Alex Pratt si qualifica per i campionati nazionali dove conquista una insperata medaglia. Ad ottobre, viene invitato alla Sei Giorni di Londra a Stratford per correre insieme agli ex campioni del mondo Max Levy, Shane Perkins e Robert Förstemann, e al doppio detentore del record mondiale François Pervis.

“Quando ho ricevuto l’invito ho pensato subito ad uno scherzo, Lewis Oliva aveva dato la mia e-mail a un ragazzo della Six Days ma appena ho capito che era vero mi ci sono voluti meno di due secondi per dire di sì. Ancora oggi è difficile credere che qualcuno che pedala da un così breve periodo di tempo sia stato invitato a prendere parte a un evento così prestigioso. Non avevo idea di come avrei corso ma poi vincere la keirin la prima sera e la gara contro François Pervis sono stati i due momenti incredibili”, ha detto Spratt.

Un percorso incredibile quello del pistard inglese passato da un infortunio che gli ha stroncato la carriera, alla scoperta di un nuovo “amore” sportivo fino al competere con i vertici dello stesso nuovo sport.

E quale poterebbe essere il prossimo passo di questa storia che pare uscita da un romanzo? Certamente riuscire ad essere tra i convocati per le Olimpiadi di Tokyo 2020, difficile ma non impossibile anche se Alex Spratt è realista sulla sua posizione di ciclista dilettante con pochi finanziamenti e delle sue possibilità di andare in Giappone.

“È come passare dalla notte e al giorno quando confronti i dilettanti come me che si districano tra lavoro e allenamenti e i professionisti che hanno supporto e tempo pieno per allenarci, sarebbe una cosa incredibile andare alle Olimpiadi giapponesi”.

Staremo a vedere se la favola dell’impiegato del sistema sanitario britannico riuscirà a concludersi con 5 cerchi sullo sfondo.