Alessia Vigilia intervista esclusiva per ciclonews

Alessia Vigilia intervista esclusiva per www.ciclonews.biz

Alessia Vigilia
Alessia Vigilia

Alessia Vigilia è uno dei talenti più in luce del ciclismo Italiano e Mondiale, medaglia d’argento nella cronometro junior ai recenti Mondiali di Bergen è stata nostra ospite per una piacevolissima intervista.

Ciao Alessia, anzitutto grazie per aver accettato la nostra intervista. Partiamo con una domanda particolare: come mai il soprannome “ranocchia”?

Ciao ragazzi e grazie a voi per lo spazio che mi dedicate. Come mai il soprannome “ranocchia”? Beh è una storia che risale ai tempi delle scuole medie. Non ricordo più i dettagli ma so che l’avevo messo su Fecebook e da qual momento è diventato il mio soprannome.

Come è nata la tua passione per il ciclismo?

La passione per il ciclismo è nata un po’ per caso, una mia carissima amica lo praticava. Io non lo conoscevo molto come sport ma un giorno questa mia amica mi ha invitata a seguirla ad un allenamento. Ho fatto una prova e da quel momento ho deciso di iniziare a correre, da quel momento è diventata la mia grandissima passione.

Il ciclismo è uno sport di sacrificio, quanto ha influito sulla tua vita?

Il ciclismo è passione e se ad esso uniamo un pizzico di fortuna e tanto sacrificio ecco spiegata la sua essenza. Dedicarsi con costanza alla propria passione richiede molto impegno, e l’inconveniente è quello di non avere il tempo per dedicarsi agli amici e a fare gruppo in modo stabile: non è facile creare legami se nel momento in cui gli amici escono per divertirsi tu devi rinunciare. D’altra parte il ciclismo mi ha permesso di incontrare molte persone nuove e di instaurare legami molto stretti  con le compagne di squadra e di allenamento. Facendo un bilancio, non posso che dire che sono più i piaceri che il sacrificio.

Che valori ti ha trasmesso il ciclismo?

Come dicevamo prima, il ciclismo mi ha insegnato il significato di sacrificio, di lottare per qualcosa in cui si crede. Praticando questo sport ho imparato a saper aspettare la “fortuna” o il momento buono, la ruota prima poi gira, nella vita come nello sport. Certo, è fondamentale impegnarsi e questo vale per ogni aspetto della vita. La pazienza e l’impegno sono due concetti fondamentali per uno sportivo ma in generale, credo, per ogni persona. Ci sono momenti in cui devi saper stare calma e ingoiare qualche boccone amaro e quelli in cui buttare tutta la tua energia per attaccare, anche la vita è così!
Lo sport ed il ciclismo in particolare insegnano che non sempre le cose vanno bene ma che puoi vincere e quindi è importante provarci impegnandosi al massimo. E poi il risultato è aleatorio a volte. Sarò strana ma ho sempre preferito correre “bene” che correre solo per vincere.

Tra i valori classici di questo sport c’è l’amicizia, raccontaci del tuo rapporto con Elena Pirrone

Sull’amicizia con Elena Pirrone ci sarebbe da scrivere tantissimo, un libro intero, il libro della nostra vita in pratica!  Siamo amiche da quando abbiamo otto anni e, come appunto dicevo prima, il fatto di passare tanto tempo insieme tra allenamenti, gare e scuola (eravamo nella stessa classe) ti fa legare in modo inscindibile con una persona. Ci troviamo molto bene e anche caratterialmente siamo molto simili. Ci siamo supportate e sopportate a vicenda tantissime volte! E questo é stato spesso fondamentale per entrambe.

Il ciclismo femminile Italiano, nonostante il poco spazio, mediatico sta ottenendo grandi risultati, secondo te quale sono le ragioni?

Hai ragione! A dispetto della poca visibilità sui media il nostro settore sta vivendo un momento davvero importante. Credo che tutto dipenda dalla serietà di noi atlete e dello staff che abbiamo a disposizione. Il ciclismo è stato un po’ “sdoganato” come sport adatto anche alle donne e noi ragazze ci stiamo veramente impegnando in modo pazzesco per emergere a livello mondiale.

C’è una gara che Alessia Vigilia ricorda con maggiore piacere?

Sicuramente la prima gara che ho vinto, è stata una corsa davvero molto strana: ero allieva, primo anno, abbiamo affrontato un percorso abbastanza impegnativo, mi ricordo che c’è stata una fuga in cui eravamo presenti sia io che Elena Pirrone ed altre due ragazze. Avevamo fatto quasi 25 km in fuga e poi ci hanno ripreso quando mancavano poco più 10 km all’arrivo, tutto sembrava finito. Poi un attimo dopo l’ispirazione: ho provato a partire e ho staccato tutte arrivando al traguardo da sola. E’ stato bellissimo, una gioia unica vedere il mio allenatore commosso all’inverosimile, era felice per me, lui che in me aveva sempre creduto.

Cosa piace  fare ad Alessia Vigilia nel tempo libero?

Sono una ragazza abbastanza tranquilla, nel poco tempo libero che mi rimane oltre a coltivare le amicizie, mi piace leggere e, quando riesco, adoro andare in montagna: è un modo per staccare dai pensieri quotidiani.

Ti piace la musica, hai un gruppo o un genere che apprezzi particolarmente?

Si amo moltissimo la musica, mi accompagna quasi sempre ma non ho un genere o un gruppo per cui sono fanatica. Ascolto un po’ quello che capita in base alla emozione del momento.

Un sogno che vorresti realizzare dal punto di vista professionale?

Il mio grande sogno è quello di riuscire a laurearmi in medicina, per me gli studi sono una cosa fondamentale. Voglio proseguire sulla mia strada impegnandomi nel ciclismo ma dando l’importanza che merita al mio sviluppo extra-ciclismo.

Un sogno che vuoi realizzare per la tua vita?

Ho una passione infinita per i viaggi e mi piacerebbe riuscire a fare il giro del mondo, chissà sarebbe bello riuscire a farlo continuando ad andare in bicicletta!