Aldo Moser ciclista trentino, la storia completa

Aldo Moser

Aldo Moser

Aldo Moser: la sua carriera

Aldo Moser ciclista trentino, fratello di Enzo, Diego, Francesco, ciclista “per caso” in grado di vincere molto, morto nel 2020

Aldo Moser nasce a Giovo il 7 febbraio 1934. Fratello di Enzo, Diego, Francesco e zio di Moreno. Da piccolo segue il padre nei campi, lavorando sodo e apprendendo il mestiere per cui pare destinato. E’ una famiglia contadina quella dei Moser e, in quegli anni, è naturale che i figli seguano le orme dei padri.

Aldo è solito secarsi a Trento, zaino in spalla, in bicicletta per vendere “clandestinamente” la grappa prodotta. A quindi canni si occupa della consegna del pane tra i negozi di Palù, contribuendo al reddito della famiglia e continuando a pedalare sulla sua vecchia Verla con in spalla le gerle.

La bicicletta non è solo uno strumento di lavoro ma anche di svago per Aldo Moser che è solito pedalare con gli storici amici Giuseppe ed Ettore Pellegrini e Selmino Faccenda. Aldo è sempre il primo a raggiungere le cime e spesso lo fa con un distacco interminabile. Ecco che, quando nell’estate del ’51 viene organizzato il campionato provinciale del CSI, Aldo viene spinto a partecipare. Non è convinto Aldo e non sono favorevoli i suoi genitori perché temono per la sua salute.

Aldo Moser campione provinciale

Aldo alla fine è al via, con pochissimi allenamenti e in sella ad una bicicletta di seconda mano, ammaccata sul manubrio, acquistata, per 18.000 lire nel negozio di Ermanno Moser in Via Celapina a Trento pagandola con 5.000 dategli dal padre, 5.000 ricavate dalla vendita di una vecchia bici e le restanti 8.000 in… grappa!

La sfida è tosta: Volano–Trento–Rovereto–Riva del Garda–Nago–Volano. Aldo sulla salita di Nago attacca staccando a uno ad uno i rivali, persino tale Agostini di Rovereto uno dei più forti allievi in corsa. Nessuno riprende Aldo che vince in solitaria a Volano andando a conquistare la maglia di campione provinciale e 7.000 lire con cui vuole saldare il debito con Ermanno che, felice per la vittoria insperata, non vuole una lira.

Nel 1953 Aldo Moser vince il piccolo Giro di Lombardia battendo Lino Ciocchetta ed Ercole Baldini  per poi passare professionista a 20 anni con la Torpado conquistando la Coppa Agostoni 1954 davanti a Giuseppe Calvi oltre alla Bologna-Raticosa e alla Coppa Varignana e chiudendo settimo al Giro di Lombardia.

 

Nel ’55 arriva il successo al  Gran Premio Industria e Commercio di Prato  superando Cleto Maule e nella tappa da Bari a Potenza al Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni. Al Giro d’Italia ’55 chiude sesto in classifica generale a 8’01” da Fiorenzo Magni mentre l’anno seguente ottiene il quinto posto finale a 7’30” da Charly Gaul.

Nel 1957 passa alla Leo-Chlorodont con cui bissa la vittoria di tappa dell’anno precedente al Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni. L’anno seguente veste i colori della Calì Broni con cui conquista il mitico Trofeo Baracchi in coppia con Ercole Baldini davanti ai francesi Jacques Anquetil e André Darrigade.

Nel 1959 approda alla EMI con cui vince nuovamente il Trofeo Baracchi assieme a  Ercole Baldini superando Michele Gismondi e Diego Ronchini oltre al Grand Prix des Nations, 100 chilometri a cronometro, davanti al francese  Roger Rivière e allo svizzero Alcide Vaucher. Sempre in coppia con Baldini arriva la vittoria nella  Manica-Oceano nel 1960 a cronometro  di 130 chilometri.

 

Nel 1963 con la divisa della San Pellegrino vince, dopo 70 chilometri di fuga la Coppa Bernocchi precedendo di 26 secondi Adriano Durante e Vito Taccone.

Nel 1966, nella sua terza partecipazione alla Vuelta Espana, completa la corsa, vinta da Francisco Gabica, al diciottesimo posto.

Nel 1963 conquista il settimo posto al Giro d’Italia a 20’05” da Felice Gimondi.

Veste quattro volte la maglia azzurra ai mondiali su strada:  a Frascati nel 1955, vinti da Stan Ockers, chiudendo diciassettesimo, a Waregem nel 1957, a Reims nel 1958 e a Mendrisio nel 1971, vinti da Eddy Merckx, chiudendo diciannovesimo

Nella sua ultima stagione professionistica, nel 1973, Aldo Moser  corre con i colori della mitica Filotex assieme ai fratelli Enzo, Diego e Francesco. A 39 anni suonati, nel 1974, pur avendo un contratto con la Furzi, a causa di un infortunio al ginocchio destro decide di lasciare il mondo del professionismo.

Il 2 dicembre 2020, a 89 anni, Aldo Moser muore a causa del Covid19.